Ordinanza Regione Piemonte per la sicurezza sul lavoro nelle ore calde della giornata

In data 02/08/2024 la Regione Piemonte ha emanato un’ordinanza, in vigore dal 5 al 31 agosto, al fine di garantire la sicurezza dei lavoratori subordinati e autonomi, nonché dei soggetti ad essi equiparati, dei settori agricolo e florovivaistico e dei cantieri edili e affini che svolgono attività classificabili come “fisica intensa” o altre equiparabili e si trovano in condizioni di prolungata esposizione diretta ai raggi solari in giornate particolarmente calde e dove non sia possibile introdurre misure di riduzione del rischio.

Dalle ore 12.30 alle 16 la Regione Piemonte ha stabilito l’astensione dal lavoro per le attività sopra elencate.

La limitazione va applicata nei giorni in cui la mappa del rischio messa a disposizione dall’Inail e pubblicata su Sole attività fisica alta | Worklimate, riferita ai lavoratori esposti al sole con attività fisica intensa, alle ore 12 segnala un livello di rischio alto.

 

Di seguito vengono ricapitolate alcune delle Faq uscite dopo l’emanazione dell’ordinanza Regionale.

 

Cosa prevede l’ordinanza per la Regione Piemonte?

L’ordinanza vieta il lavoro in condizioni di attività intensa e di prolungata e diretta esposizione ai raggi solari, dalle ore 12:30 alle ore 16:00, nelle aree o zone interessate dallo svolgimento di lavoro nel settore agricolo, florovivaistico e nei cantieri edili ed affini, nei giorni più a rischio, fatta salva l’introduzione di misure di riduzione del rischio.

 

Quali sono le attività lavorative che rientrano nella definizione di “attività fisica intensa”?

  • Lavoro intenso con braccia e tronco; portare materiale pesante
  • Lavoro che richiede l’uso di asce o pale per spalare o scavare a ritmo intenso
  • Lavorare con martello
  • Segare, piallare o scalpellare legno duro
  • Falciatura a mano, scavo
  • Camminare ad una velocità tra 5,5 e 7,0 km/h
  • Spingere o tirare carri e carriole con carichi pesanti
  • Disporre blocchi di cemento
  • Salita ripetuta di scale a gradini o a pioli.

 

Con quali modalità posso definire il livello di intensità delle attività lavorative che svolgo?

Occorre tener conto dell’effettivo impegno fisico richiesto per lo svolgimento dell’attività lavorativa; in lavori complessi possono coesistere mansioni che richiedono un’attività intensa ed altre a moderatà intensità (es. gestione dell’irrigazione dei campi: lo spostamento delle manichette e la loro stesura può essere considerata attività intensa e dovrebbe essere svolta in orari diversi da quelli più critici mentre la normale gestione della distribuzione dell’acqua può essere considerata attività moderata effettuabile con abbigliamento adatto e adeguate dotazioni (automezzo, acqua potabile, ecc.), ove non sia posticipabile, anche negli orari più critici.

 

In quali casi non si applica l’ordinanza?

L’ordinanza non si applica quando:

– le attività fisiche lavorative sono intense ma vengono adottate idonee misure organizzative ed operative (es. predisposizione di protezioni dal sole, corretto abbigliamento, riduzione della durata dei turni di lavoro all’aperto, ecc..) che riconducano il rischio di esposizione dei lavoratori alle alte temperature;

– le attività fisiche lavorative sono moderate e le misure adottate assicurano condizioni di esposizione al rischio dei lavoratori alle alte temperature.

 

Quali altre misure può adottare il lavoratore per prevenire tali rischi?

Il Ministero della salute fornisce una serie di indicazioni per il lavoratore a rischio:

  • Prevenire la disidratazione (avere acqua fresca a disposizione e bere regolarmente, a prescindere dallo stimolo della sete; durante una moderata attività in condizioni moderatamente calde bere circa 1 bicchiere ogni 15 – 20 minuti);
  • Indossare abiti leggeri di cotone, traspiranti, di colore chiaro, comodi, adoperando un copricapo (non lavorare a pelle nuda) e creme con filtro solare;
  • Rinfrescarsi bagnandosi con acqua fresca;
  • Informarsi sui sintomi a cui prestare attenzione e sulle procedure di emergenza;
  • Lavorare nelle zone meno esposte al sole o predisporre protezioni (gazebo, ombrelloni, ecc..);
  • Ridurre il ritmo di lavoro anche attraverso l’utilizzo di ausili meccanici;
  • Fare interruzioni e riposarsi in luoghi freschi.